Sembra difficile immaginare una carota che non sia del bell’arancione brillante tipico di questo ortaggio, eppure non tutti sanno che in origine le carote non erano arancioni. La carota infatti, come la conosciamo oggi, nacque nel XVI nei Paesi Bassi e fu resa arancione in laboratorio: fino ad allora, la carota viola era l’unica varietà conosciuta.

Risalente ad oltre cinquemila anni fa nei territori del Medio Oriente, le carote viola si diffusero in Europa dal XII secolo e oggi stanno vivendo una grande riscoperta, in termine di calore di biodiversità. È diventato un vero caso, infatti, la frazione di San Vito a Polignano a Mare: qui si è recuperata una particolare varietà di carota viola ribattezzata “carota di Polignano”, è stata piantata e coltivata in modo completamente biologico ed è diventata in brevissimo tempo presidio Slow Food.

Insomma, la carota viola è un prodotto davvero valido, sano e nutriente, da includere in cucina per preparare manicaretti deliziosi.

Utilizzi e benefici della carota viola

Appartenente alla stessa specie delle carote classiche, Daucus carota L., le carote viola sono perfettamente identiche a quelle arancioni in valori nutrizionali e gusto.

Quello che le differenzia sono due elementi particolari: le carote viola hanno il 22% in meno di zuccheri – il che le rende ideali per diete e per controllare il livello del colesterolo nel sangue – e sono molto più ricche di antociani, quei pigmenti che danno il colore scuro e che si trovano anche in altri frutti e ortaggi come mirtilli, more, ciliegie, uva, fragole, sambuco e anche al cappuccio viola.

Questa particolare sostanza, presente nelle carote viola in 4 volte di più rispetto a quelle arancioni, è un potente antiossidante e dà alla carota, oltre al colore, anche eccellenti proprietà benefiche, tra cui:
– grande sostegno nella prevenzione di tutte le patologie legate alla vista;
– capacità di combattere i radicali liberi che provocano l’invecchiamento, ma anche patologie come asma e artrite;
– forte funzione antisettica, antivirale e capacità di rinforzare le difese immunitarie, combattendo virus e batteri.

Da questo si evince facilmente come il consumo delle carote viola non abbia nessuna controindicazione particolare. Al contrario, l’utilizzo di questi ortaggi in cucina è fortemente consigliato, grazie al loro ottimo contenuto di vitamina B, vitamina C, PP, vitamina D e vitamina E e sali minerali come potassio, ferro, calcio, fosforo e magnesioezinco.

Utilizzi in cucina della carota viola

Esattamente come le carote normali, le carote viola si trovano facilmente nei banchi di orto-frutta e possono essere consumate sia cotte sia crude.

Il vantaggio, rispetto alle gemelle arancioni è che le carote viola sono fortemente coloranti, e quindi diventano un validissimo alleato per dare un colore vivace e speciale ai nostri piatti: per esempio, renderà viola brillante i muffin, le zuppe, le insalate e i risotti, ma sono anche ottime per preparare succhi e frullati, spremute e centrifughe, soprattutto se tritate insieme alla mela, alla banana e all’arancia.

C’è solo un accorgimento da seguire: esattamente come tutti gli altri frutti in cui sono fortemente presenti gli antociani, le carote viola macchiano tantissimo pelle e vestiti! Il consiglio è di maneggiarle con cura, magari indossando un paio di guanti usa e getta, e di indossare abiti vecchi mentre si cucinano, oppure ti proteggere i vestiti con un grembiule.