Per scoprire l’origine delle divinità greche c’è un poema mitologico che torna utile, la Teogonia, l’opera di Esiodo risalente all’anno 700 a.C. Vediamo insieme tutte le sue caratteristiche.

Cos’è un poema mitologico

Per poema si intende una composizione letteraria in versi di tipo narrativo o didascalico e molto estesa. Tra le tipologie, in base al tema trattato e al metodo di racconto, ci sono poemi di tipo cavalleresco, didascalico, epico, eroico, eroicomico, sacro, sinfonico, storico, classico e mitologico.

In particolare, per definizione si parla di poema mitologico (termine che deriva dal greco mithos-logos: mito-studio) per indicare un’opera composta in versi più lunga delle altre opere poetiche da cui si differenzia. Il poema mitologico contiene sempre al suo interno immagini che idolatrano le antiche civiltà per parlare di origini e di mito, appunto. Solitamente, quindi, i racconti si ispirano alle civiltà greche o romane. Ciononostante, sono considerate opere mitologiche non solo l’Iliade e l’Odissea, ma anche altre più recenti come il poemetto Urania di Manzoni o la Divina Commedia di Dante che contiene nella sua struttura anche personaggi della mitologia greca e romana in contrapposizione alle figure cattoliche.

Vi sono, poi, anche esempi di mitologia di altre culture, come quella sumerica dell’Epopea di Gilgamesh risalente al 2500 a.C. e racconti di folklore o novelli di eventi, come gli esempi scozzesi.

Composizione dell’opera

L’opera è in esametri e consta di 1022 versi. Essa si apre con la famosa invocazione alle Muse eliconie, celebre per la funzione che assumeva all’interno del poema. Questa, infatti, costituisce un’investitura poetica che dà all’autore Esiodo il monito di raccontare la verità. Così Esiodo cita se stesso come autore, dichiarandosi tale.

La storia del poema

La Teogonia di Esiodo descrive la storia del mondo dal principio iniziale del Caos da cui tutto ha origine. Dal disordine, quindi, si forma la vita, con una continua tensione verso l’ordine, necessario quanto difficile da raggiungere. Così, però, nasce la Terra con tutti i suoi elementi, cielo, mare e monti. La descrizione della formazione del mondo, poi, prosegue con la nascita delle prime divinità, finché arriva proprio Zeus a dare un ordine a tutto.

Le altre Teogonie

A raccontare dell’origine del mondo non è stato solo Esiodo. Ci sono, infatti, altre teogonie. Una è stata scritta ad esempio da Acusilao di Argo che visse prima delle guerre persiane e compose la sua opera modificando quella di Esiodo.

C’è poi quella di Epimenide che ha molte analogie con quella esiodea e anche con quella orfica. Un’altra è poi la teogonia di Ferecide, autore di un poema cosmogonico dal titolo Le sette caverne che elenca le divinità primordiali ed eterne di Zas, Chthonie e Chronos.