“Furia cavallo del west che beve solo caffè per mantenere il suo pelo il più nero che c’è”. cantava così Little Tony, in una delle sue canzoni più famose e più note nell’immaginario comune di tutti gli italiani. I cavalli, però, la natura insegna che non sono solo neri come Furia. Gli equini, infatti, presentano differenti sfumature di colore, date dalla natura del loro mantello.
Cos’è il mantello equino
Con il termine mantello, o manto, equino si indica l’insieme di peli che rivestono il corpo del cavallo. Esso ha la principale funzione di protezione contro gli agenti atmosferici e si presenta in diverse sfumature e colori. Le principali categorie sono: mantelli semplici, quindi monocromatici; mantelli composti, che possono essere a due colori separati o mescolati, a tre colori mescolati, mantelli a due pelami, con una componente bianca.
Come sono i mantelli equini di base
Ogni mantello distingue un tipo di razza di cavallo differente. Di seguito l’elenco dei manti di base.
Il baio, di colore nero alle estremità e marrone sul corpo, è sicuramente il più diffuso.
Il morello è quello che caratterizza il cavallo frisone e il murgese. Si tratta di un manto completamente nero.
Il cavallo sauro presenta, invece, un mantello color marrone rossastro o color zenzero, con variazioni dal marrone chiaro fino ai colori più scuri, tranne per la coda e la criniera che sono come il mantello o addirittura più chiare.
Il mantello falbo è caratteristico di tutte le razze proprie del nord Europa, americane e della penisola iberica; esso presenta una variazione di colore che va dal color crema al grigio-argento.
Infine, il mantello grigio, detto anche leandro, è costituito da peli bianchi e neri.
Particolare, poi, è il manto roano vinoso, che presenta un misto formato da peli bianchi, rossi e neri che ne caratterizzano la particolare sfumatura di colore. Ha, poi, anche varietà di rosso.
Infine, un’eccezionalità è rappresentata dal mantello albino e da quello maculato tipico delle razze come l’Appaloosa e il Knabstrup. Tra i pezzati, c’è poi il tobiano, tipico di alcune razze come il Paint horse e che è costituito da macchie bianche e macchie di colore. Suoi segni distintivi sono le macchie bianche presenti sul muso che vengono chiamate “marcature” che a seconda della posizione e dell’estensione assumono diversi nomi, come stella, lista, fiore, taglio, mascherina.
Le balzane, invece, sono macchie bianche più o meno estese nelle regioni inferiori degli arti e sono di solito costituite da ciuffi di pelo che crescono proprio in quelle parti del corpo. Esse si sviluppano perlopiù nei cavalli da tiro leggero o pesante e in alcuni pony. Inoltre, gli arti possono anche essere focati, ossia completamente neri dal pastorale sino al ginocchio negli arti anteriori e nei posteriori e dal pastorale sino al garretto.