Parma rappresenta un Comune italiano composto da 197 132 abitanti, capoluogo della provincia nonché seconda città della Regione Emilia-Romagna subito dopo il capoluogo rappresentato dalla città di Bologna. Ma qual è il patrono della città di Parma? Più precisamente in Val Taro, in Val Gotra e a Parma, il patrono celebrato ogni anno è quello dedicato e devoto a Sant’Ilario.
Patrono di Parma: storia e origini
Il patrono di Parma si ricollega alla leggenda di Sant’Ilario all’interno di una città ricca di storia e tradizioni. Parma risulta difatti strettamente legata alla città statunitense che si trova nello Stato dell’Ohio, denominata in origine Greenbrier. Nel 2015 la città di Parma è stata riconosciuta come “Città creativa UNESCO per la Gastronomia”, mentre nel 2018 è stata nominata capitale italiana della cultura in riferimento all’anno 2020.
Il patrono di Parma Sant’Ilario viene festeggiato a seguito delle ricorrenze del Natale, Capodanno e dell’Epifania, rispettivamente ogni 13 gennaio dell’anno nel giorno della sua stessa morte. La leggenda del patrono di Parma di Sant’Ilario trova spiegazione nella storia delle sue scarpe. In origine Ilario nacque all’interno di una delle famiglie più importanti di Francia, diventato successivamente Vescovo di Poitiers.
In qualità di religioso Sant’Ilario si ritrovò a camminare all’interno del territorio della città di Parma, percorrendo la strada verso Roma per incontrare personalmente il Pontefice, indossando scarpe ormai consumate e in parte rotte. In conseguenza alle temperature rigide del periodo stagionale un ciabattino fu attirato dallo stato delle scarpe di Sant’Ilario decidendo di regalagli un paio di calzature nuove.
Sant’Ilario lasciò così le sue scarpe rotte al ciabattino il quale, il mattino seguente, le ritrovò completamente trasformate in oro. Dal quel giorno il miracolo legato alla trasformazione delle scarpe di Sant’Ilario in materiale prezioso divenne una ricorrenza di festa e prosperità. Ogni 13 gennaio dell’anno all’interno della città di Parma si festeggia il patrono Sant’Ilario preparando i classici dolcetti a forma di calzatura, preparati sia nei panifici che nelle pasticcerie tipiche in pasta frolla, decorati con pasta di zucchero, zucchero glassato oppure cioccolato.
Grazie agli scritti lasciati da Sant’Ilario contro l’eresia il religioso ottenne il titolo ‘Dottore della Chiesa’, conquistandosi tuttavia anche alcuni anni di esilio all’interno della Frigia, ad oggi conosciuta come la Turchia per essersi pubblicamente opposto alle politiche imperiali. Statue a raffigurazioni del santo si trovano presenti nell’Oratorio di Sant’Ilario in Oltretorrente, ma anche nella chiesa del monastero benedettino di S. Giovanni Evangelista. Altri dipinti e affreschi di Sant’Ilario si trovano presso la Galleria Nazionale, nella Cattedrale di Parma.