Nel 1200 la scultura in Italia iniziava ad affermarsi, ponendo le basi per quella che poi avrebbe portato in epoca rinascimentale ai grandi capolavori di Michelangelo e Donatello. Tra i tanti nomi di celebri scultori del XIII secolo ve ne sono alcuni che hanno lavorato fuori dalla Toscana: Benedetto Antelami (Emilia); Arrigo da Campione (Lombardia); Giorgio da Como (Marche); Giovanni di Cosma (Lazio); Maestro dei Mesi (Emilia); Maestro della Madonna di Acuto (Roma); Maestro della Madonna di Oropa (Piemonte); Mastro Filippo (Marche e Umbria); Nicola di Bartolomeo da Foggia (Puglia); Pietro di Oderisio (Lazio).
Nomi provenienti e attivi in Toscana nel Duecento sono invece: Guglielmo Agnelli, Anseramo da Trani, Arnolfo di Cambio, Guido Bigarelli, Giovanni Pisano, Giroldo da Como, Cosma di Iacopo, Jacopo di Lorenzo, Lupo di Francesco, Margaritone d’Arezzo, Lando di Pietro, Nicola Pisano, Marco Romano.
Il più illustre scultore del Duecento
Tra questi ultimi nomi Giovanni Pisano (Pisa, 1248 circa – Siena, 1315 circa) è stato sicuramente lo scultore e architetto italiano più celebre del XIII secolo.
Egli ha continuato il percorso artistico iniziato dal padre Nicola Pisano, confermandone il ruolo principale nel mondo della scultura del XIII secolo, preparando così la strada all’arrivo di Giotto. Le statue di Giovanni Pisano avevano forme eleganti e slanciate e i suoi rilievi erano caratterizzati da movimento e chiaroscuro, oltre che una forte volumetria. Egli ha lavorato anche gli importanti cantieri della sua epoca di Pisa e Siena.
Le opere di Giovanni Pisano
Tra i lavori a lui attribuiti vi sono: la Fontana Maggiore (1275-1278) di Perugia, firmata insieme al padre; la facciata del Duomo di Siena; la decorazione esterna del Battistero di Pisa; il Duomo di Siena; il pulpito della chiesa di Sant’Andrea a Pistoia. Successivamente si è spostato dalla Toscana per realizzare la Madonna col Bambino della Cappella degli Scrovegni di Padova e il Monumento sepolcrale di Margherita di Lussemburgo.
Il pulpito della cattedrale di Pisa
Tra le sue opere principali, si cita il Pulpito del Duomo di Pisa realizzato nel 1310, un’opera di grande abilità tecnica e di pregnante significato iconologico se si pensa alle sue iscrizioni. Altro simbolo rilevante sono, ad esempio, le cariatidi, le figure scolpite al posto delle colonne.
Tra queste, vi è quella dell’Ecclesia che alla base riporta le quattro virtù cardinali personificate (giustizia, fortezza, temperanza e prudenza), tra cui si erge la figura nuda della Temperanza. Non solo virtù però: queste rappresentazioni, infatti, sono anche la metafora di una più ampia simbologia numerica a cui si riferiscono le quattro parti del mondo, i quattro fiumi del Paradiso e le quattro età della donna. In questo, quindi, come in altri esempi dello scultore, si esemplifica la grandezza di Giovanni Pisano.