Carpe diem per buttarsi in una nuova avventura, homo homini lupus per giustificare il prevaricare sul posto di lavoro; do ut des per richiedere uno scambio di favori. Queste sono solo alcune delle tante locuzioni latine preservate nella lingua italiana e note a chiunque, anche a chi non abbia studi classici alle spalle. Le tante locuzioni, poi, vengono riordinate in ordine alfabetico in molti siti online tra cui ad esempio Homo Laicus, un glossario in cui si trova una serie di frasi latine, tra cui anche repetita iuvant.

Questa viene spesso pronunciata nei normali discorsi quotidiani ed è tradizionalmente conosciuta nella sua traduzione letterale di “le cose ripetute aiutano”.

Quando si usa la locuzione “repetita iuvant”

Il senso della frase è che, se forzatamente e continuamente ripetuta, una cosa può essere appresa da chi la ascolta. Questa vale non solo in senso puramente didattico, ma anche in rapporto alle esperienze dirette, da intendersi come le cose ripetute giovano: ripetere un gesto o un’azione, infatti, può dare piacere o, comunque, può migliorare l’esecuzione di una determinata azione. Può, inoltre, assumere una connotazione peggiorativa, soprattutto se si pensa al linguaggio giornalistico in un contesto tale per cui si voglia sottolineare l’uso della ripetizione come mezzo di persuasione e di diffusione di notizie e affermazioni non necessariamente vere o fondate.

Nonostante, però, la locuzione latina repetita iuvant venga ancora utilizzata anche oggi, in pochi ne conoscono il reale significato. Se, infatti, il suo messaggio suona come un avvertimento, è, al contrario, una sorta di consiglio, affinché le cose vadano come devono andare.

L’applicazione è, quindi, più attuale di quanto non si pensi: quale modo migliore per cercare di influenzare il corso delle cose, infatti, se non quello di creare una sorta di reminder così da evitare che alcune informazioni importanti finiscano del dimenticatoio? Un sogno quasi fantascientifico oggi per chi studia il progresso neurologico, ma reale per chiunque voglia porsi un memento (altro termine latino) utile per il futuro.

Significato di “repetita iuvant” e quando si usa

In altre parole, in significato di repetita iuvant è da ricercare nella ripetizione: la locuzione, infatti, si traduce letteralmente con “le cose ripetute aiutano” e si utilizza principalmente in due casi:

  • quando si sta per ripetere qualcosa che si è già detto e che si è già vissuto come piacevole;
  • per indicare che la ripetizione di una raccomandazione a volte può essere utile.

Sono proprio le raccomandazioni, infatti, a essere ripetute con maggiore enfasi, soprattutto se si tratta parla di temi importanti che non possono assolutamente essere dimenticati. In tutti questi casi, quindi, repetita iuvant richiama l’attenzione sull’utilità della ripetizione e, anche se a qualcuno potrebbe dar fastidio, il campanello d’allarme risulta necessario per evitare future situazioni spiacevoli.