Eleonora D’Arborea è stata un’importante personalità del passato conosciuta per essere stata la giudice d’Arborea. E’ vissuta tra il 1347 e il 1404 ed è molto conosciuta anche e soprattutto per aver aggiornato la cosiddetta Carta de Logu.
La Carta de Logu era stata già promulgata dal padre Mariano VI e in seguito rivista e corretta dal fratello di Eleonora, Ugone III.
La Carta de Logu è la normativa che stabilisce una norma di regole applicate ai domini territoriali della Sardegna del Medioevo. La dinastia aragonese, successiva ad Eleonora, estesero maggiormente l’applicazione sul territorio di questa Carta includendo tutta l’Isola.
Questa normativa venne applicata e rimase in vigore per molti secoli e venne sostituita solo in tempi relativamente recenti quando Carlo Felice di Savoia emanò un codice nel 1827.
L’emanazione di questo documento da parte di Eleonora d’Arborea ne ha designato l’importanza storica. Lei e la sua famiglia hanno davvero gettato le basi di un codice di regolamentazione dei terreni davvero innovativo che si è protratto ed è stato utilizzato per moltissimi secoli. Il sistema utilizzato era davvero all’avanguardia rispetto al tempo ed è stato in grado di organizzare il Regno.
L’importanza della Carta de Logu
Oltre ad essere stata emanata per evitare continui conflitti territoriali interni con la dinastia aragonese, ha segnato una vera svolta nella gestione giuridica dei territori.
Avere un sistema di organizzazione e controllo dei territori è stato fondamentale per non sprecare ulteriori energie.
Questa carta ha radici molto profonde nella giurisprudenza giuridica bolognese, bizantina e anche canonico-romana. La sua applicazione ha davvero rivoluzionato la gestione dei territori consolidando il regno. L’intento era quello di gestire le questioni legate ai territori per poter permettere a questi ultimi di svilupparsi e progredire.
La sovrana mostrò davvero un’intelligenza fuori dal comune che la proiettava al di là delle credenze medievali e della gestione. Ella fece in modo di affrancare i servi e di abolire in qualche modo la schiavitù. Il suo era un pensiero davvero modernissimo e all’avanguardia che puntava ad un vero e proprio progetto sociale superiore.
Un falco in nome di Eleonora
Alla sovrana sarda è stato anche dedicato il nome di una specie particolare di rapace molto diffuso nell’isola, il Falco Eleonorae, o Falco della Regina. Questo perché Eleonora è stata davvero una sovrana illuminata a tutti i livelli e non solo socialmente. Ella aveva infatti emanato una legge a tutela di questo rapace molto diffuso nei suoi territori proprio per tutelarne la specie.
Ancora oggi sono moltissimi i segnali del suo passaggio così importante sul territorio sardo che, di certo, hanno contribuito a svilupparne le caratteristiche. Le personalità del passato come Eleonora d’arborea sono state talmente importanti da aver influenzato il presente, fortunatamente in meglio.