Il corniolo appartiene alla famiglia delle Cornacee, e ne vengono utilizzati sia le foglie che i frutti. Questi ultimi, una volta venivano, e vengono ancora oggi, usati in cucina e in altri campi, come quello della bellezza.
Descrizione e habitat
Il corniolo è un arbusto dalla chioma abbastanza compatta, le foglie sono di forma ovale e color verde scuro, ed ombrelle di piccoli fiori gialli, che spuntano dalle prime foglie. I frutti sono delle drupe rosse, commestibili, con i quali, un tempo, si potevano preparare (e si preparano ancora) composte e marmellate. Fioriscono nei mesi di febbraio e marzo, e si possono raccogliere i frutti e i fiori in primavera.
Questa pianta è originaria dell’Europa centrale ed orientale, e in Italia è presente in tutto il territorio, ma si trovano più esemplari nelle regioni del nord, nelle zone appenniniche. Predilige terreni calcarei (ma chi vuole coltivarlo può usare anche un terreno argilloso), e cresce in piccoli gruppi, in boschi di latifoglie.
E’ nota fin dai tempi più antichi, e secondo una leggenda Romolo, per delineare i confini della città di Roma, usò la sua lancia, il cui manico era proprio di corniolo. Virgilio ne parlò nell’Eneide, quando Enea, dopo essere approdato in Tracia, sacrificò un toro alla dea Venere, e per coprire l’altare usa il corniolo, dal quale trasudano gocce di sangue, che sembrano di Polidoro, inchiodato alle radici di questa pianta.
Le proprietà dei frutti di corniolo
I frutti del corniolo contengono, principalmente: vitamine (soprattutto grandi quantità di vitamina C), sali minerali (sodio, calcio, potassio, ferro e manganese), tannini, pectine, fruttosio, mucillagini, sostanze antiossidanti ed acidi organici. Sono adatti per risolvere problemi come dolori articolari, disturbi del metabolismo ed enterite.
Le marmellate ottenute da questi frutti, possono essere usate per insaporire della carne bollita o essere accostate ad alcuni formaggi, per arricchirne il gusto.
Se i frutti sono maturi (e raccolti verso la fine di agosto), se ne può ricavare anche una buona grappa o un liquore digestivo. Ancora acerbi, invece, si possono conservare in salamoia fino ad un mese, in barattoli chiusi ermeticamente.
Ricette
Per preparare una marmellata con i frutti del corniolo si può seguire il procedimento usato per preparare le altre confetture, senza usare troppo zucchero. C’è chi la prepara aggiungendovi anche dei petali di rosa.
Questi frutti si possono anche sciroppare, lavando ed asciugandone un chilo, e preparare uno sciroppo usando un litro d’acqua, mezzo chilo di zucchero e scorza di un limone. Si mettono i frutti in un vasetto sterilizzato, insieme allo sciroppo, e li si può consumare dopo un mese.
Questi frutti hanno delle proprietà astringenti, e si possono semplicemente mangiare, oppure bere un infuso preparato con essi, lontano dai pasti, tre volte al giorno.
Oltre che per la cucina, i frutti del corniolo si possono usare anche nell’ambito della bellezza. Ad esempio, si può preparare uno scrub per il viso unendo il succo ricavato dalle drupe a del miele, del limone e dello zucchero.
Per i capelli, si può preparare un impacco usando sempre il succo di frutti e con unendolo a del genere di aloe vera, lasciando riposare la crema ottenuta sui capelli per qualche minuto, prima di risciacquare il tutto.
Ci sono alcuni che la utilizzano anche per dei “rimedi magici”: sembra, infatti, che il corniolo si possa usare contro il mal d’amore. Per attirare l’amore su di sé, si consiglia di fare un bagno aggiungendo all’acqua della vasca un decotto preparato facendo bollire per mezz’ora in un litro d’acqua con duecento grammi di bacche di corniolo, 100 grammi di cinorroidi di rosa rossa e una manciata di chiodi di garofano ed un pezzetto di quarzo rosa.