piazza affari

L’innegabile espansione commerciale ed operativa del trading online ha condotto numerosi esponenti del settore finanziario a porsi delle domande circa la reale adattabilità delle principali piazze borsistiche mondiali ad un sistema basato su meccaniche e dinamiche di intervento in continua evoluzione. Un quesito piuttosto opportuno, soprattutto in virtù del fatto che la quasi totalità degli asset merceologici caratterizzanti l’economia globale fluisce, ora più che mai, verso un contesto tecnologicamente avanzato, capace a sua volta di attrarre le mire di trader e grandi investitori internazionali desiderosi di concedersi delle opportunità di guadagno alternative sulle quali delineare delle efficaci strategie di investimento.

Una delle svolte più recenti in tal senso sembra provenire da Piazza Affari, un’area presso cui ruotano, al rialzo o al ribasso, la stragrande maggioranza degli indici borsistici mondiali. Stando a quanto raccolto durante l’ultima stima previsionale, il grafico weekly offre una view particolarmente incoraggiante dal punto di vista dell’ampiezza e dell’incidenza finanziaria; nelle ultime cinque settimane, infatti, c’è stata un’ottima salita, verso gli auspicati standard di eccellenza, poiché il Ftse Mib ha fatto funzionare i breakout al rialzo, e ogni volta che è andato sotto i minimi dei giorni precedenti ha sempre individuato degli spunti preziosi per dei nuovi acquisti.

Superando la soglia dei 19.000 punti sul ftsemib, ci si trova davanti ad una media mobile pari a 200, un valore che non si riscontrava da diverso tempo e capace, nel contempo, di garantire un notevole margine di operatività finanziaria degna di tale nome. Sintetizzando quanto detto sino ad ora, è possibile comprendere perché si sia così vicini ad una svolta che, a conti fatti, può essere concretizzata attraverso il contenimento dei danni all’interno di aree di potenziale resistenza, un bacino di interesse globale osservato dai più importanti listini azionari del globo. Insomma, uno snodo cruciale dal ragguardevole coefficiente di incidenza.

Qualora la suddetta operazione vada a buon fine, il Ftse Mib potrebbe spingersi oltre i 24.000 punti, un traguardo straordinario che assicurerebbe un cospicuo numero di transazioni finanziarie proveniente da qualsivoglia ambito merceologico. Un passo in avanti piuttosto importante, a completo beneficio di un movimento, quello del trading online, che punta in maniera inoppugnabile al miglior risultato possibile dell’investitore cercando, al tempo stesso, di contenere al massimo il rischio.

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