L’assistente giudiziario, noto anche come cancelliere, è un funzionario dipendente del Ministero della Giustizia. In questo articolo vogliamo fornire una serie di informazioni su questo mestiere.
Mansioni dell’assistente giudiziario e stipendio
Le sue mansioni sono di collaborazione in attività giudiziarie, svolgendo attività di contabilità e di amministrazione e di conservazione degli atti e dei fascicoli. Di solito, dopo un anno di servizio, l’assistente giudiziario può affiancare il giudice nelle udienze, con la funzione di redigere il verbale e poi sottoscriverlo.
Lo stipendio è, inizialmente, intorno a 1800 euro lordi, al quale devono essere aggiunti ulteriori compensi relativi all’assistenza al Magistrato in udienza. Le mensilità sono 13, le ferie consistono in 30 giorni all’anno, aumentando a 33 dopo un po’ di anni di attività.
Come diventare assistente giudiziario?
Per poter svolgere questo lavoro, ed essere assunti dal Ministero della Giustizia è necessario partecipare a dei concorsi indetti dallo stesso Ministero per il ruolo di assistente giudiziario. Requisiti richiesti sono diploma di scuola superiore e conoscenza della lingua inglese. Il possesso di una laurea è un valore aggiunto, che aumenta la possibilità di essere inseriti nel ruolo.
Le prove di esame consistono in una prova scritta (procedura civile e penale) ed una prova orale. Anche la conoscenza dell’inglese sarà valutata in sede di esame.
Ultimo concorso per assistente giudiziario
Tale concorso è stato bandito nel Novembre 2016. I posti disponibili per assistente giudiziario erano allora 800, che sono stati aumentati a 1400 nell’Aprile 2017. Gli iscritti al concorso erano trecentomila, i partecipanti 80000.
Eseguite le prove, a novembre 2017 è uscita la graduatoria definitiva, sono risultati idonei 4000 partecipanti.
Nel dicembre 2017, i primi del gruppo originariamente previsto degli 800 hanno scelto le sedi di lavoro, prediligendo, come spesso accade, l’Italia Centrale e meridionale. Gli ultimi tra questi 800 ed i restanti 600 hanno dovuto accettare i posti rimasti disponibili (soprattutto al nord).
Curiosità sull’ultimo concorso per assistente giudiziario
All’ultimo concorso erano presenti numerosi giovani avvocati, questo dimostra la crisi della professione, che presenta 234 mila iscritti all’albo. Il lavoro in questo ambito è scarso, tra questi c’erano persone (intorno ai 30 anni) che hanno fatto pratica gratuitamente, e che per anni sono stati a carico dei genitori. La forte necessità di lavorare li ha spinti di conseguenza ad iscriversi ad un concorso, che comunque garantiva un posto fisso ed un buon stipendio. Moltissimi, di origine del sud Italia, hanno dovuto accontentarsi di un luogo di lavoro lontano da casa e famiglia, con ovvie ripercussioni sul piano economico a causa delle spese per sostenere un affitto e delle spese per i viaggi.
In questo ultimo concorso si è verificato purtroppo un evento spiacevole, che ha indotto 350 persone assunte come assistente giudiziario a fare ricorso al Ministero della Giustizia.
Infatti, a dicembre 2017 i primi degli 800 hanno potuto scegliere le sedi, negli uffici per il ruolo di assistente giudiziario, gli ultimi e gli altri 600 hanno preso ciò che rimaneva. Tra gennaio e febbraio sono tutti entrati in servizio, alcuni ovviamente anche molto distanti da casa.
Poco dopo il Ministero della Giustizia ha comunicato che sarebbero state assunte altre 1000 persone seguendo la lista degli altri idonei, e che questi mille potevano scegliere ex novo le sedi.
In conseguenza, 350 degli ultimi degli ottocento ed i 600, hanno deciso di ricorrere. Il ricorso non è stato contro le nuove assunzioni, che comunque permettono uno stipendio, ma perché sono saltati tutti i criteri di meritocrazia.