Chi è andato a cena o ha ordinato del cibo da asporto in un ristorante giapponese, sa che il bentō e una lunch box, divisa in scompartimento, che permette di bilanciare le dosi di ogni pietanza. In Giappone ci sono anche dei negozi specializzati proprio per acquistarlo, ed è l’ideale per pranzare fuori, e può essere consumato dovunque. Ma da cosa è composto? Come prepararne uno?
Le sue origini
Sembra che il bentō risalga al tardo periodo Kamakura (1185-1333), e consisteva per lo più in un sacchetto nel quale inserire tipo di riso essiccato, l’hoshi-ii, che poteva essere semplicemente mangiato o bollito. Verso la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, si iniziò ad usare delle scatole laccate per portare il cibo.
Nel corso del tempo assunse diverse forme, e nell’ultimo secolo divenne popolare negli anni Ottanta del Novecento, grazie ai forni a microonde e la diffusione di diversi store.
Il classico bentō consiste per lo più in riso, umeboshi (un condimento a base di prugne), un uovo in camicia, una fetta di salmone grigliato, ed è nato verso la fine dell’Ottocento. Ne esistono diversi tipi, ed è sicuramente conveniente come pranzo al sacco.
Come prepararne uno?
Bisogna, innanzitutto, procurarsi una delle confezioni che si usano di solo. Forse, nei negozi di casalinghi italiani, non se ne trovano molti, ma su siti come Amazon o ebay, se ne possono trovare diverse, in diversi materiali, dal legno alla plastica, e forme.
Un’altra cosa da considerare è la divisione del cibo. A seconda della grandezza, ci sono due modi per dividere il cibo:
- in rapporto da 4,3,2,1, che consistono in una parte di verdure sottaceto o dolce, due parti di verdure, tre di contorni e quattro di riso;
- in rapporto di uno, ovvero una parte di ogni cosa.
Ci sono diverse varianti, di bentō, e su internet si possono trovarne molti tipi “italianizzati”, ovvero che usano gli stessi principi di quelli giapponesi, con cibi e ricette della penisola.
Alcuni esempi
Sui siti di cucina, si possono trovare vari esempi sul come preparare un bentō. Ad esempio, se ne può trovare uno vegetariano, che consiste in una parte di insalata mista (la più abbondante), con una porzione di riso e bisi, ed una macedonia di frutta come dessert.
Chi ama la pasta, può prepararsi un bentō con un’insalata fredda di pasta, un contorno di verdure e della frutta. Le idee di certo non mancano, e si può fare un pasto completa che comprenda un primo, un secondo, un contorno ed un dolce, in proporzioni ben bilanciate.