Le classi catastali sono dei parametri che servono ad indicare quale sarà la destinazione d’uso di un’unità immobiliare. Per saperlo si può consultare una tabella, che si può trovare facilmente online.
Le categorie riportate nella tabella
Le categorie, o classi catastali, nella tabella vengono distinte da delle lettere, dalla A alla F. Nella classe A, vengono incluse le abitazioni di tipo signorile, di tipo civile, di tipo economico, di tipo popolare ed ultrapopolare, di tipo rurale, ville, villini, uffici, studi privati, alloggi tipici dei luoghi (come trulli o baite), castelli, palazzi dai pregi storici o artistici.
Le strutture appartenenti alla classe B, comprendono collegi, ricoveri, orfanotrofi, conventi, caserme, ospizi, case di cura, ospedali senza fini di lucro, prigioni, riformatori, uffici pubblici, scuole, laboratori scientifici, biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie (le cui sedi non rientrano nella categoria A), circoli culturali e ricreativi, cappelle ed oratori che non sono destinati al pubblico culto e magazzini sotterranei.
La classe C include negozi, botteghe, magazzini, laboratori per arti e mestieri, locali per praticare sport, stabilimenti balneari che comprendono acque curative, stalle, scuderie, rimesse, autorimesse e tettoie, sia chiuse che aperte.
Alla classe D appartengono gli edifici come gli alberghi, le pensioni (entrambi a fini di lucro), gli opifici (locali dove vengono lavorate e trasformate le materie prime), i teatri, le sale cinematografiche, le sale per concerti e spettacoli, le case di cura ed ospedali a fini di lucro, gli istituti di credito, i locali per esercizi sportivi a fine di lucro, i locali adatti ad un’attività industriale, gli edifici galleggianti o sospesi, e i fabbricati per funzioni produttive che siano collegato alle attività agricole.
Nella classe E sono inclusi stazioni per servizi di trasporto, che siano terrestri, aerei o marittimi, i ponti comunali, le costruzioni e i recinti per speciali esigenze pubbliche, fari, semafori, torri, locali destinati all’esercizio pubblico dei culti, cimiteri, sepolcri e tombe di famiglia.
Nell’ultima classe, ovvero la F, comprende le aree urbane, le unità in costruzione, il lastrico solare (terrazze e aree libere sopra delle unità immobiliari preesistenti) e le unità inutilizzabili.
Per inserire degli immobili nelle determinate categorie si devono considerare, oltre al valore, le caratteristiche intrinseche, il contesto dove l’immobile è stato inserito, le caratteristiche del mercato sotto il punto di vista di qualità ambientale in cui l’immobile è posto, e le caratteristiche dello stesso edificio o locale.
Tutti questi dati vengono registrati dal Catasto Italiano, costituito da due sistemi differenti, ovvero quello dei terreni, che comprende il territorio agricolo e non edificato, e quello edilizio urbano, dove sono registrati le costruzioni di tipo civile ed industriale. Le banche catastali vengono gestiti dall’Agenzia del Territorio, incorporato dal 2012 all’Agenzia delle Entrate.
La visura catastale
La visura catastale, servizio fornito dall’Agenzia del Territorio, permette di consultare atti e dati inerenti al catasto, e si può richiedere in tre diverse modalità:
- per nominativo, nella cui richiesta vanno inseriti i dati della persona o dell’impresa a cui è (o dovrebbe essere), intestato l’immobile;
- per immobile, in cui si dovrà specificare, nella richiesta, i dati catastali dell’immobile;
- per indirizzo, dove vanno inseriti gli indirizzi, il numero civico ed il comune, nella richiesta.
Vi è anche la visura catastale storica, che permette di visionare la storia di un terreno o un fabbricato, tramite i suoi identificativi catastali, da richiedere all’Ufficio del Catasto.
Tramite la visura catastale, si possono acquisire determinati dati, come quelli identificativi dei beni immobili, i dati anagrafici delle persone, fisiche o giuridiche, a cui sono intestati gli immobili, i dati grafici delle mappe catastali e delle planimetrie, le monografie dei Punti Fiduciali e gli atti di aggiornamento catastale.