Arrivati a gara 3 nelle finals di serie A di basket. Le due protagoniste inaspettate secondo i pronostici sportivi di questo blog, Banco di Sardegna Sassari e Grissin Bon Reggio Emilia, stanno dando vita a quella che, comunque andrà, si trasformerà in una favola sportiva, che nella pallacanestro di massima serie italiana non si vedeva da tanto tempo.
Due debuttanti nella corsa verso il titolo massimo, per un traguardo storico che segna probabilmente l’inizio di un nuovo ciclo. Fuori l’Olimpia Milano, la super favorita che invece ha fallito anche malamente l’obiettivo campionato ed Europa e che da ora deve pensare a una rivoluzione a partire dalla guida tecnica di coach Banchi, per finire a un gruppo di giocatori che non si sono dimostrati all’altezza della situazione.
E fuori anche una Reyr Venezia che al contrario, è stata protagonista di una stagione positiva e di playoff giocati davvero bene, da grande squadra organizzata, soprattutto nella fase difensiva. Franchigia che ha gettato basi solide per provarci la prossima stagione, senza remore. Ma veniamo alla sfida scudetto: dopo le prime 3 già le sorprese non mancano.
La cosa che salta subito agli occhi, all’indomani dei risultati stabiliti, è la fondamentale importanza del fattore campo. Gara 1 e 2 si sono giocate al PalaBigi di Reggio Emilia, con i ragazzi guidati da Menetti che non solo hanno vinto, ma hanno letteralmente surclassato sul piano del gioco un Banco di Sassari praticamente irriconoscibile, troppo brutto per essere vero. Come se la squadra che ha affossato Milano si fosse dileguata tutt’un tratto. Reggio Emilia ha messo in campo tutto ciò che ha avuto a disposizione: carattere da vendere, voglia, forza fisica, organizzazione di gioco. Ha portato i sardi a rimanere senza fiato e senza idee, offensive soprattutto.
Una grossa fetta di merito va ai singoli: Palonara, che tra gara 1 e 2 ha messo a segno quasi 40 punti, Cinciarini che fa da regia senza perdere mai lucidità, Kaukėnas che a 38 anni dimostra una tempra fuori dal comune e che ha fatto da propulsore nei momenti di difficoltà. Insomma, una corazzata degna di tale nome e che quasi inaspettatamente si è ritrovata sul 2-0 nella serie.
Poi è arrivata gara 3, giocata in Sardegna, e le cose fortunatamente per i padroni di casa sono cambiate. Sassari vince e si porta sul 2-1 grazie a una gara di grande concentrazione e di quantità, facendo rivedere cose già fatte nei playoff. Risultato finale 80-77, con Logan sugli scudi e autore di 25 punti. All’improvviso i problemi venuti fuori nei primi due incontri sono spariti: si sono viste trame di gioco, affondi sotto canestro, precisione e forza fisica.
O meglio, lucidità, che ha svolto un ruolo troppo importante nel destino della squadra di Sacchetti. Reggio ci ha provato, mantenendo un parziale non troppo ingeneroso: uomo della serata è stato Della Valle, che anche con un po’ di fortuna ha portato il gruppo a non finire con un passivo che sarebbe stato immeritato. I punti messi a segno da lui sono stati 18, seguito dal solito Palonara con 14. Ora sotto con gara 4, per continuare una serie che non smette di regalare emozioni.