Il fisioterapista è una delle professioni più ambite in ambito sanitario, insieme alla professione del medico ed a quella dell’infermiere. Scopriamo come ci si può diventare e a quanto ammonta lo stipendio medio di questo professionista.

Come si diventa fisioterapisti?

Per diventare fisioterapisti occorre una laurea triennale. Il corso per fisioterapista si trova presso la facoltà di medicina e chirurgia, ed è organizzato in tre anni. L’accesso al corso è consentito dopo il superamento di un esame, poiché è a numero chiuso. Il test da superare prevede domande su materie come matematica, biologia, logica, cultura generale e fisica.

Durante i tre anni vengono effettuate sia lezioni teoriche che pratiche, con tirocinio in strutture adeguate che porteranno ad avere la conoscenza delle metodologie fisioterapiche.

Successivamente alla laurea triennale, per l’abilitazione alla professione si deve fare l’esame di stato. Dopo la laurea per fisioterapisti si possono scegliere percorsi formativi di specializzazione (es: fisioterapia sportiva).

Il lavoro dei fisioterapististipendio ed attività

fisioterapisti hanno diverse opportunità lavorative, sia nel pubblico che nel privato, come dipendenti; possono svolgere inoltre libera professione. Possono lavorare sia in ospedali, che in case di cura, centri termali, palestre.

Lo stipendio di un dipendente varia da 1200 a 1400 euro mensili, con punte in alcuni casi fino a 1800 euro al mese. Se decidono per la libera professione, fornendo il proprio servizio in un studio privato o al domicilio del paziente, i fisioterapisti possono guadagnare anche 2000/2500 euro al mese.

Da poco si stanno configurando gli albi professionali.

Le funzioni dei fisioterapisti

il termine fisio significa fisico, terapia vuol dire cura, quindi il fisioterapista si occupa della cura della persona. La fisioterapia è una pratica lontana, che risale, secondo fonti storiche, al 500 a.C. (Ippocrate e Galeno).

fisioterapisti curano le disfunzioni muscolo – scheletriche attraverso: Una terapia fisica con l’ausilio di strumenti come il laser, gli ultrasuoni, ed attraverso manualità come il linfodrenaggio, la massoterapia, l’osteopatia. Il fisioterapista operano sia per ridurre il dolore al paziente, sia per recuperare funzionalità perse, del tutto o in parte. La fisioterapia riabilitativa è appunto un percorso di riabilitazione funzionale, che impone una analisi approfondita del paziente (grazie ai reperti clinici del medico che spesso la prescrive).

È necessario valutare le patologie presenti, ed è fondamentale instaurare con il paziente un legame di fiducia per farlo sentire a proprio agio. Pertanto i fisioterapisti devono conoscere, oltre alle pratiche fisiche, anche pratiche psicologiche . Il paziente viene aiutato ad acquisire consapevolezza del proprio corpo e a sfruttare al meglio le sue potenzialità.

I soggetti che sono sottoposti a fisioterapia sono persone che hanno subito interventi chirurgici o che hanno difficoltà motorie e psicomotorie per vari motivi, compresi i problemi neurologici. Con il DL n 741 del 14 settembre 1994 si di finisce fisioterapista “colui che, attraverso la riabilitazione motoria e l’educazione ad una corretta postura, cura e riabilita i pazienti, autonomamente o in collaborazione ad altre figure professionali” (medico).