Il codice della strada ha dei segnali di comportamento, cioè di come comportarsi alla guida che si dividono in consigli o allerte di pericoli, ma ci sono poi quelli di divieto.
Questi sono sicuramente i più temibili perché essi avvisano il cittadino di doversi attendere a delle regole ferree per la sicurezza di tutti gli utenti. Dunque quando non vengono rispettati c’è il rischio di correre in sanzioni.
Sottolineiamo che è fondamentale che ci siano sempre dei comportamenti ligi al dovere di guida, per sé stessi e per gli altri e le sanzioni servono proprio a modificare l’inciviltà di alcuni cittadini.
Cosa si rischia per comportamenti non consoni alla segnaletica stradale
In generale notiamo che la segnali di divieto indicano quello che non può essere fatto in un determinato tratto stradale. Essi non vengono posizionati così alla buona, ma in base a determinati pericoli, eventuali incidenti o su segnalazione dei cittadini.
Per esempio, una strada molto stretta, come ne esistono in diversi paesini, non può avere dei parcheggi di auto perché si impedisce la circolazione. Il pericolo è che le vetture di emergenza, come ambulanze o altre autorità, in caso di richiesta di aiuto non possono intervenire. In questo caso verranno posizionati dei divieti per evitare fermate o parcheggi di vetture private.
Un senso unico viene studiato proprio per evitare che ci siano dei problemi di incroci di auto che si muovono in entrambe le corsie.
Le sanzioni sono poi rapportate al tipo di divieto esistente. Maggiore è la pericolosità o l’avviso che viene elencato nel disegno del divieto e maggiore sarà poi la sanzione, essa parte dalle 60 euro per arrivare 700 euro.
Sanzioni per chi viola i segnali di divieto
Iniziamo con la prima tipologia di sanzione che parte come “avviso” di un comportamento non consono con una somma dalle 40 euro fino a 170 euro.
In caso di un segnale di divieto di senso di marcia, la sanzione parte dalle 160 euro alle 700 euro. In caso di recidività, cioè di un continuo “non rispetto” dei divieti si va incontro ad un aumento della sanzione. In caso poi in 2 anni le sanzioni sono cumulative o comunque si hanno continuamente questi comportamenti anomali si passa alla condanna accessoria.
Sospensione della patente, quando avviene
La sospensione della patente e quando si uniscono le sanzioni amministrative alla condanna accessoria. Praticamente in 2 anni si potrebbero avere più verbali che portano la sospensione della patente da 1 a 3 mesi con l’obbligo di pagare le sanzioni date.
In caso di ripetuti comportamenti non consoni in 3 anni, c’è il ritiro della patente.

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