Il carciofo è un vegetale, o meglio una pianta erbacea, diffusa in tutta l’area del Mediterraneo. L’Italia ha differenti varietà di carciofi ma questi ultimi si trovano prevalentemente al sud Italia. I carciofi fanno parte della famiglia delle Asteraceae e si differenziano in varie sottospecie. Di questo particolare tipo di ortaggio si consumano quelle che prendono il nome di infiorescenze e i gambi. L’infiorescenza è quindi la foglia ancora non matura che viene chiamata brattea.
Cos’è la brattea
La brattea è la foglia del carciofo che noi mangiamo, quella parte più tenera che poi si schiuderà per diventare un fiore. Viene chiamata impropriamente foglia anche se in realtà è più il petalo di questo ortaggio. Mangiamo il carciofo prima che esso fiorisca perché poi le foglie si fanno più dure e spesse e all’interno inizia a formarsi una peluria poco gradevole.
Queste foglie possiedono moltissime importanti proprietà per il nostro organismo. Rispetto ad altre tipologie di verdura, i carciofi, contengono una quantità superiore di proteine e una minore quantità di carboidrati. I carciofi possiedono anche proprietà importanti per il diabete poiché contengono un alto contenuto di fibre e quindi hanno un basso indice glicemico. Le proprietà del carciofo e delle sue brattee vengono molto utilizzate anche in farmacologia poichè estratte per preparare integratori.
E’ fondamentale che il carciofo venga colto nelle giuste tempistiche. Bisogna evitare che la brattea si indurisca e che il fiore all’interno sbocci, al fine di conservare le sue proprietà organolettiche importanti.
Descrizione del carciofo
Il carciofo possiede una parte carnosa e molto buona da mangiare situata nella parte cosiddetta basale, il cuore. Le brattee sono questi petali che lo proteggono e che nella parte terminale possiedono un aculeo. Man mano che ci si sposta dal cuore verso l’esterno, le brattee, sono sempre meno edibili. Le proprietà organolettiche e di ogni altro tipo vanno perdendosi . Man mano che si si sposta verso la parte esterna esse diventano sempre più fibrose.
La porzione inferiore alle brattee è dunque ciò che viene consumato del carciofo e anche il gambo deve essere consumato solo una volta eliminata la corteccia esterna. Le vere e proprie foglie hanno un caratteristico colore verde scuro che tende vagamente al viola in alcune parti. Possono raggiungere addirittura gli 80 cm di lunghezza e sono “dentate”, poiché possiedono gli aculei nella parte terminale.
Il carciofo è di certo uno degli ortaggi più strani che ci siano, sia da vedere che da mangiare. Il fatto che quando maturi sembri un vero e proprio fiore è piuttosto curioso. Bisogna fare molta attenzione a consumare i carciofi quando ancora non sono maturi e la fioritura è lontana. Inoltre bisogna fare attenzione quando si cucinano proprio a causa dei taglienti aculei.