Realizzare un buon lavoro implica l’utilizzo di attrezzature appositamente realizzate allo scopo e una condizione di assoluta sicurezza. I guardacorpo da cantiere rappresentano una soluzione essenziale per la realizzazione di sistemi temporanei di protezione dei bordi nelle aree lavorative. La divisione in classi indicata dalla norma UNI EN 13374 e della linea guida rilasciata dall’INAIL per la scelta, l’utilizzo e la manutenzione assicurano una funzione totalmente sicura e adeguata dei parapetti selezionati per i propri cantieri.
Guardacorpo da cantiere: altezza di caduta e classi
L’altezza di caduta è un parametro da tenere in considerazione nella scelta dei guardacorpo da cantiere ed è la differenza tra il punto più alto dell’area operativa e il punto più basso, ove è installato il sistema di protezione collettiva temporaneo. I guardacorpo da cantiere di classe B riguardano i piani con inclinazione massima di 30° gradi senza limitazione circa l’altezza di caduta o con inclinazione massima di 60° quando il valore dell’altezza di caduta è inferiore ai 2 metri. Il parametro del dislivello operativo è importante anche nei sistemi di protezione collettiva di classe C, che riguarda aree operative con inclinazione compresa tra i 45° e i 60° quando tale valore è inferiore ai 5 metri e le inclinazioni comprese tra i 30° e i 45° gradi senza limitazioni d’altezza lavorativa. I parapetti da cantiere di classe A, invece, sono quelli da impiegare in piani con inclinazione inferiore ai 10°.
Guardacorpo da cantiere: metodi di installazione e modo di utilizzo
Sono individuabili due grandi categorie principali in cui suddividere i guardacorpo da cantiere e che vedono il loro elemento di discrimine nella modalità di installazione tra il parapetto e il suo supporto. I sistemi di protezione collettiva temporanea, infatti, sono installabili mediante sistema a morsa o mediante l’ausilio di sistemi di fissaggio.
Un’altra importante classificazione riguarda i metodi di impiego della stessa tipologia di prodotto. Infatti, esistono dei parapetti adattabili ad un unico profilo del supporto, impiegabili solo su superfici piane o velette verticali e dei parapetti multifunzione, adattabili in più configurazioni a diversi profili e tipologie di supporto.
Per rendere più efficace e solida la struttura che andrà a proteggere i lavoratori, inoltre, è richiesto l’impiego di materiali fortemente resistenti alle condizioni meteorologiche avverse e agli urti accidentali. La scelta più adatta risulta essere l’impiego dell’acciaio inossidabile zincato, date le sue proprietà, unite alla leggerezza e, di conseguenza, alla facilità di installazione e rimozione dei propri sistemi di protezione collettiva.