Italia: con Conte un nuovo ciclo

conte nazionaleL’Italia di Prandelli, timorosa e remissiva, sembra solo un lontanissimo ricordo. Con Conte si è aperta un’epoca nuova e, forse, era proprio quello di cui questa nazionale aveva bisogno per dar vita ad un vero e proprio rinnovamento.

Non che Prandelli non ci piacesse. Ani, con lui l’Italia aveva già fatto un bel cambio di rotta giocando un calcio a tratti molto interessante. Però ci voleva qualcosa di diverso per rifondare una nazionale che non può contare su talenti di rilevanza internazionale.

Insomma inutile nascondersi, il calcio italiano sta vivendo una delle sue crisi peggiori. In Europa non si vince più nulla e il campionato è sceso di livello. I talenti vanno a giocare altrove, le squadre non hanno più soldi da investire…

Questa è la realtà dei fatti e prenderne atto è il primo passo per mettersi alle spalle questa crisi e tornare ad essere competitivi, a livello di club e di nazionale, anche a livello internazionale.

Se Conte sia davvero l’uomo giusto solo il tempo ce lo saprà dire, quello che è certo, per il momento, è che contro Olanda e Norvegia abbiamo visto una squadra che aveva voglia e fame di vincere.

Il nostro ct dovrà puntare, come è ovvio, sul collettivo non potendo puntare sui singoli. Poco male, visto che le statistiche ci dimostrano che puntando solo sui i campioni non si va più da nessuna parte e le ultime squadre che hanno primeggiato a livello internazionale lo hanno fatto grazie ad un collettivo di qualità.

A noi non resta che fare un grosso in bocca al lupo a Conte con la speranza che continui su questa strada e che porti la sferzata di novità che serve per ripartire.

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